Il 16 maggio è stato presentato a Palazzo di Venezia ad Istanbul, alla presenza di circa 150 rappresentanti della società turca e della comunità d’affari italiana, il settimo rapporto sulla responsabilità sociale d’impresa del Gruppo Ferrero.
All’evento erano presenti l’Ambasciatore Luigi Mattiolo, il Presidente onorario di Ferrero Turchia, Carlo Marsili, il Direttore Generale di Ferrero Turkiye, Azmi Gumusluoglu, il Direttore generale Ferrero Hazelnut, Stefano Gagliasso, e la nutrizionista Banu Topalakci Salman.
Nel suo intervento, l’Ambasciatore Mattiolo ha sottolineato l’importanza del settore agroalimentare italiano: “L’Italia vanta una vera cultura alimentare fondata sulla dieta mediterranea, che è una delle più salutari al mondo ed è alla base del successo del settore agroalimentare italiano”. Il governo italiano, ha ricordato l’Ambasciatore, è impegnato attivamente nel difendere questa cultura alimentare che si scontra con sistemi semplicistici e fuorvianti adottati in altri Paesi, quali l’etichettatura a semaforo.
La Turchia è un paese prioritario per il gruppo Ferrero, che è presente dal 2013 con uno stabilimento produttivo a Manisa.
L’approccio alla sostenibilità di Ferrero si basa su “Condividere valori per creare valore” e questa condivisione riguarda in particolare le persone, il sostegno delle comunità locali, la promozione di stili di vita attivi, la salvaguardia dell’ambiente e l’impegno verso pratiche agricole sostenibili.
In Turchia Ferrero ha avviato una serie di programmi di sostenibilità sociale rivolti ai bambini, come il programma Kinder+sport per la promozione di uno stile di vita attivo, e di sostenibilità ambientale, come il programma Ferrero Farming Values (FFV) che mira a migliorare la qualità delle nocciole prodotte in Turchia, Paese che da solo fornisce il 75% della produzione mondiale di nocciole, attraverso l’introduzione di pratiche agricole sostenibili.