Il 22 febbraio si è tenuta ad Istanbul la prima Joint Economic and Trade Commission (JETCO) tra Italia e Turchia alla quale hanno partecipato il Ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda e il Ministro turco dell’Economia Nihat Zeybekci.
Obiettivo del JETCO è rafforzare la partnership strategica tra Italia e Turchia. L’Italia è infatti il terzo partner commerciale della Turchia con quasi 18 miliardi di dollari di interscambio.
Durante il JETCO si è parlato di investimenti, sostegno alle imprese, ostacoli al commercio, collaborazione nei campi della scienza e della tecnologia, del turismo e della cultura.
Il Ministro Zeybekci ha ricordato che Italia e Turchia non sono Paesi concorrenti ma complementari, mostrando apprezzamento per l’apertura ad Istanbul del primo Desk per l’attrazione degli investimenti; mentre il Ministro Calenda ha ringraziato la Turchia per il difficile lavoro che sta facendo nella gestione dei flussi migratori e rinnovato il supporto italiano alla Turchia in ambito europeo. Italia e Turchia, infatti, condividono interessi economici e geopolitici comuni e intensificheranno la collaborazione economia non solo nei rispettivi Paesi ma anche in Paesi terzi, in particolare nel continente africano.
Al termine dell’incontro sono stati firmati il protocollo JETCO e un accordo di cooperazione tra SACE e la controparte turca Eximbank.
Nella stessa giornata si è tenuto anche il Business Forum organizzato da Confindustria e ICE con la partecipazione di un centinaio di aziende turche e italiane ai tavoli settoriali dedicati all’energia e a sanità e infrastrutture, dove hanno potuto approfondire le opportunità di business e di partnership in Turchia.
Durante la visita ad Istanbul, il Ministro Calenda ha inaugurato la Moschea Seyh Suleyman Mescidi, nel quartiere storico di Fatih, che è stata restaurata con il contributo di Assorestauro e il finanziamento dell’ICE. Secondo il Ministro Calenda si è trattato di un momento simbolico in quanto il restauro conservativo ha potuto armonizzare, mantenendoli ben distinguibili, i tre livelli architettonici di questa opera d’arte: romano, bizantino, ottomano. Questa armonia, dove ogni livello è complementare e necessario all’altro, è una parabola anche dei rapporti tra i nostri Paesi e le nostre culture. All’inaugurazione erano presenti anche il Vice Primo Ministro Veisy Kaynak, il Governatore di Istanbul Vasip Şahin, e il Sindaco di Istanbul Kadir Topbaş.