Le missioni archeologiche italiane in Turchia
L’archeologia è uno strumento prezioso di diplomazia culturale e parte integrante della nostra strategia di cooperazione culturale a livello bilaterale. L’Italia contribuisce ogni anno al finanziamento di numerose missioni archeologiche nel mondo, la maggior parte delle quali concentrate nell’area mediorientale e nel Nord Africa. Per l’Italia, infatti, promuovere una sempre più stretta cooperazione culturale tra i Paesi del Mediterraneo significa incoraggiare il dialogo e favorire uno sviluppo sostenibile finalizzato al mantenimento della sicurezza e della pace. Si tratta di esperienze estremamente positive, che hanno visto una collaborazione molto intensa tra governi, università, ricercatori e imprese impegnate nel settore del restauro e della conservazione. Per quanto riguarda la cooperazione tra Italia e Turchia, nel 2020 il MAECI ha contribuito al sostegno di 11 missioni archeologiche, organizzate da alcune fra le più prestigiose istituzioni italiane nel settore:
1. La missione dell’Università della Tuscia si svolge in Turchia dal 1996. Dal 2006 ha luogo in Cappadocia, dove si svolge il progetto di conoscenza e valorizzazione del patrimonio pittorico della regione di Nevsehir e il progetto di restauro della chiesa di Tokali nell’Open Air Museum di Goreme. www.museovirtualecappadocia.it
2. Il sito di Kinik Hoyuk (Nigde) è stato individuato grazie alla ricognizione archeologica 2006-2009 dell’Università di Pavia. Successive indagini geo-fisiche vi hanno evidenziato la presenza di rimanenze monumentali; obiettivo per il 2018 è la prosecuzione degli scavi degli strati risalenti all’età del ferro. www.kinikhoyuk.org/index.html
3. Arslantepe, Turchia orientale, è un grande tell di più di 30 m di altezza, costituito da una lunga sequenza di abitati sovrapposti, dal V millennio a.C. all’età bizantina. Lo scavo stratigrafico e in estensione della “Sapienza” ha rivoluzionato le conoscenze sulla storia millenaria del sito e dell’Alta Valle dell’Eufrate. www.arslantepe.com/tr/
4. La Missione Archeologica Italiana dell’Università del Salento opera a Hierapolis di Frigia dal 1957 senza soluzione di continuità. Le indagini condotte nel centro antico e sui principali poli monumentali si distinguono per l’applicazione di metodologie innovative di ricerca. www.hierapolis.unisalento.it/15
5. L’Università di Bologna realizza una campagna di scavi; restauri e prospezione topografico-fotogrammetrica a Karkemish (Karkamis Höyük, Gaziantep). Si occupa inoltre della realizzazione del Parco Archeologico di Karkemish e della manutenzione dei Parchi Archeologici di Tilmen Höyük e Tasli Geçit Höyük (Islahiye, Gaziantep).
Tilmen Höyük: http://www.disci.unibo.it/it/ricerca/archeologia/missioni-archeologiche/missioni-archeologiche-allestero/tilmen-hoyuk-turchia
Karkemish: http://www.disci.unibo.it/it/ricerca/archeologia/progetti-ricerca/progetto-karkemish
6. Gli scavi dell’Università di Pisa nel sito di Ushakli Höyük sono finalizzati a portare alla luce la città di Zippalanda, importante centro ittita. Lo scavo si concentra attualmente sul monumentale tempio dell’Area A di età ittita e sulle mura della cittadella di età frigia. http://usaklihoyuk.org/
7. L’obiettivo del progetto della “Sapienza” è lo studio del sito di Elaiussa Sebaste in Cilicia Tracheia, con lo scopo di promuoverne la conoscenza e di garantirne la conservazione e la valorizzazione.
Elaiussa Excavations (Instagram); http://elaiussa.uniroma1.it/
8. Tramite un’indagine multidisciplinare la missione dell’Università di Pisa si propone la ricostruzione della storia di lungo periodo di Misis (antica Mopsuestia) in Cilicia, in Anatolia sudorientale, mirando anche alla conservazione delle sue strutture monumentali. http://misis.isma.cnr.it/
9. Il progetto di cooperazione tripartita, Italo-Turco-Tedesca, vede gli esperti dell’Università “Suor Orsola Benincasa” impegnati sul sito di Hattusa (monumento UNESCO) all’applicazione d’una nuova metodologia di studio e documentazione degli scavi archeologici.
10. La missione di Yumuktepe dell’Università del Salento, giunta nel 2019 alla sua 27esima campagna di scavo, opera da tempo in uno dei siti più antichi della Turchia nel cuore della città di Mersin, con ricerche sull’evoluzione delle civiltà antiche della Cilicia, dalle più precoci forme di economia di villaggio all’età classica e medievale.
11. Lo scavo di Kültepe-Kanesh, guidato dall’Università degli studi di Milano nella provincia Kayseri, nel cuore dell’Anatolia, è stato avviato nel 2019 sulla base di un MoU generale e di un accordo di collaborazione scientifica quinquennali dell’Università di Milano con l’Università di Ankara e la Missione Archeologica Turca, proprio in ragione dell’elevato interesse scientifico dell’indagine e delle importanti ricadute in loco in termini di attività di didattica e formazione.
Per approfondimenti:
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