Ankara – L’Ambasciatore Giorgio Marrapodi ha presieduto ad Ankara una riunione di coordinamento del Sistema Paese in Turchia. Presenti tutte le articolazioni del “Sistema Italia”, inclusi i funzionari responsabili del Consolato Generale d’Italia a Istanbul, del Consolato a Izmir, dell’Istituto Italiano di Cultura e di ICE Agenzia di Istanbul, dell’ufficio SACE in Turchia, della Banca d’Italia, gli esperti della Polizia di Stato per l’immigrazione, della Guardia di Finanza ed i rappresentanti delle Camere di commercio italiane in Turchia .
L’incontro ha permesso di fare il punto sulle relazioni bilaterali tra Italia e Turchia e sulle azioni intraprese per consolidare ulteriormente l’intenso partenariato economico-commerciale, in linea con i seguiti del 4° Vertice Intergovernativo tenutosi a Roma lo scorso aprile e con l’inserimento della Turchia tra i Paesi prioritari del Piano d’azione del Governo per l’Export, lanciato lo scorso marzo dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani.
“La forte complementarietà dei settori economico-industriali dei due Paesi testimoniata anche dal solido interscambio commerciale” – ha commentato l’Ambasciatore Marrapodi – “è la base stessa sulla quale costruire una ancora più stretta collaborazione in tutti i settori più strategici, dall’innovazione tecnologia all’industria dello spazio, dalla cooperazione scientifica all’energia, passando dalla diplomazia sportiva a quella culturale, altrettanti pilastri dell’azione italiana di diplomazia della crescita”.
È stato quindi sottolineato il successo in Turchia delle rassegne tematiche promosse dal Ministero degli Esteri e delle numerose altre iniziative di diplomazia pubblica e di promozione integrata realizzate dal Sistema Italia sotto il coordinamento dell’Ambasciata. Particolarmente apprezzate in questo quadro quelle raccolte nel formato MeeTurkItaly, promosso dall’Ambasciata come proficua occasione di scambio di esperienze italiane e turche nei settori di eccellenza dei due Paesi. Queste considerazioni hanno fatto da stimolo ad una riflessione operativa sulla programmazione di promozione integrata per il prossimo anno, in direzione di una ancora maggiore unitarietà nella narrativa di valorizzazione del “saper fare italiano”.