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Intervento del Ministro Di Maio al 30° anniversario della strage di Capaci

In occasione della celebrazione del 30° anniversario della strage di Capaci, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con i Ministeri della Giustizia e dell’Interno, nell’ambito delle commemorazioni curate dalla Fondazione Falcone a Palermo, organizza il 23 maggio una sessione dei lavori dal titolo: “La vocazione globale del pensiero di Giovanni Falcone: la proiezione internazionale della lotta alla mafia”.

L’evento si inserisce nel contesto dell’azione di diplomazia giuridica e di sicurezza promossa dall’Italia e mira a valorizzare l’impegno del nostro Paese in sede multilaterale e bilaterale per l’armonizzazione normativa e il capacity building nel contrasto alla corruzione e al crimine organizzato. Esso fornirà anche occasione per passare in rassegna le principali iniziative di diplomazia giuridica e di sicurezza italiane, tra cui il programma “Falcone Borsellino”, finanziato dalla Farnesina e attuato dall’IILA (Organizzazione Italo Latino Americana), per la cooperazione e l’assistenza tecnica in materia di giustizia e di polizia e stato di diritto verso i paesi dell’America Latina e dei Caraibi.

Alla sessione di dialogo politico interverranno i Ministri degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, della Giustizia, Marta Cartabia, dell’Interno, Luciana Lamorgese, la Ministra Asesora degli Affari di Sicurezza del Paraguay, Cecilia Perez, e – in videomessaggio – il Presidente della Repubblica dell’Ecuador, Guillermo Lasso, il Ministro della Sicurezza dell’Argentina, Anibal Fernández, e il Ministro della Sicurezza di Panama, Juan Manuel.

La sessione di dialogo tecnico, moderata dalla Segretaria Generale dell’IILA Antonella Cavallari, coinvolgerà i vertici delle Autorità di contrasto al crimine organizzato italiani e latinoamericani. In questa fase dei lavori si avvicenderanno il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Lamberto Giannini, il Procuratore Nazionale Antimafia nominato, Giovanni Melillo, il Presidente dell’ANAC, Giuseppe Busia, la Presidente della SNA, Paola Severino, i vertici della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, e della Consip, Cristiano Cannarsa, i Comandanti Generali dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, e della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana. Numerosi i videomessaggi pervenuti dall’America Latina che verranno trasmessi tra i quali quello della Direttrice generale della dg Home migrazione ed affari interni Minique Pariat.

La crescente transnazionalità dei fenomeni delittuosi e l’impatto negativo della criminalità organizzata sulle istituzioni democratiche hanno richiesto negli ultimi decenni un irrobustimento anche delle relazioni internazionali in questo settore. Proprio Giovanni Falcone fu tra i primi a comprendere come soltanto una concreta cooperazione internazionale potesse permettere di fronteggiare adeguatamente le mafie. Esse sono infatti sempre più transnazionali e approfittano delle diversità normative e dei differenti standard operativi fra Paesi. Il giudice Falcone è stato un pioniere tracciando le linee guida di quella che, vent’anni più tardi, sarebbe divenuta la diplomazia giuridica e di sicurezza italiane.

Si tratta di una vera e propria direttrice della politica estera e dell’azione multilaterale globale del nostro Paese. Diplomatici, Magistrati e Funzionari della Sicurezza, insieme, intrecciano oggi una fitta rete di relazioni con le Istituzioni dei Paesi dove maggiore o più impellente è la necessità di rafforzamento istituzionale, di nuove norme e immediate e fattive collaborazioni investigative.

L’eredità di Falcone è per l’Italia motivo di orgoglio e di responsabilità, non solo verso le future generazioni: quel messaggio chiama oggi a un rinnovato impegno a favore dei Paesi che affrontano le sfide della criminalità organizzata da noi vissute 30 anni fa.